L’eparina è un farmaco che viene utilizzato soprattutto per il trattamento e per la prevenzione delle trombosi venose profonde. Essa viene somministrata attraverso delle iniezioni: la parte del corpo più appropriata per la localizzazione della puntura è la pancia. Va bene tutta la zona addominale, stando attenti a evitare solo la zona nei dintorni dell’ombelico. In ogni caso è possibile scegliere anche altre zone del corpo in cui eseguire la puntura di eparina: nella parte alta della schiena, sopra ai glutei, nella parte alta delle cosce e nella parte alta delle braccia.
Che cosa bisogna sapere per effettuare una puntura di eparina
È importante che l’eparina venga fornita all’interno di medical devices che facilitino il dosaggio del farmaco e ne rendano sicura la sua somministrazione. Se non si ha esperienza con le iniezioni, è necessario sapere che l’aria della siringa preconfezionata non deve essere eliminata, e inoltre che non si deve aspirare con lo stantuffo della siringa.
Le punture non devono mai essere eseguite in un solo punto, ed è preferibile alternare le diverse parti del corpo: occorre, però, evitare quelle in cui sono presenti lividi o lesioni della pelle, così come voglie, gonfiori, varici, cicatrici o infiammazioni. Le punture non devono essere eseguite nemmeno in corrispondenza di parti del corpo troppo magre o in zone ustionate.
Come si fa una puntura di eparina
Una volta individuata la zona del corpo in cui la puntura dovrà essere effettuata, è necessario disinfettarla con un batuffolo di cotone. A questo punto si può afferrare la siringa; si prende la pelle tra l’indice e il pollice e la si solleva, mantenendo tale posizione per l’intera durata della puntura.
Dopodiché si può inserire l’ago, facendo attenzione affinché formi un angolo retto con la pelle (in pratica deve risultare perpendicolare). Non bisogna aspirare con lo stantuffo; dopo che la puntura è finita non c’è altro da fare che rimuovere l’ago, cercando di essere il più possibili rapidi, per poi tenere premuto con un batuffolo di cotone. Non bisogna strofinare perché, così facendo, si formerebbe un livido.
A che cosa serve l’eparina
Lo scopo delle punture di eparina è quello di diminuire la capacità di coagulazione del sangue. Si ricorre ad esse, infatti, con l’obiettivo di prevenire i cosiddetti trombi, che sono coaguli di sangue pericolosi che si possono formare nei vasi sanguigni.
L’eparina, inoltre, permette anche di prevenire gli emboli, vale a dire il distacco dai coaguli di sangue di frammenti: una situazione che si può verificare, per esempio, in persone che essendo reduci da un intervento chirurgico o alle prese con una frattura devono rimanere immobilizzate per lungo tempo. In situazioni simili, la comparsa di tromboemboli è più probabile in presenza di un rallentamento del flusso del sangue.
Qual è la dose necessaria
È il medico che deve stabilire la quantità di farmaco che va assunta, fermo restando che è sempre opportuno rispettare le istruzioni che vengono fornite con i singoli prodotti.
Non è da escludere la necessità di effettuare esami di laboratorio a intervalli regolari, necessari per misurare la capacità di coagulare del sangue. Per non correre rischi per la salute, le dosi prescritte devono essere assunte secondo la cadenza di somministrazioni che è stata stabilita dal medico.
L’eparina può essere assunta anche dalle donne che allattano e da quelle incinte, ma adottando delle precauzioni specifiche.
Che cosa deve sapere il medico
Quando ci si rivolge al proprio medico è necessario indicargli quali medicinali si stanno prendendo; inoltre occorre segnalare la presenza di gravi patologie al fegato o ai reni, come pure condizioni mediche che potrebbero necessitare di un intervento: l’estrazione di un dente, un’operazione chirurgica, e così via.
Che cos’è l’eparina
L’eparina è una sostanza che è già presente nel nostro organismo, dove svolge un’azione anticoagulante. Le iniezioni rappresentano la sola modalità di somministrazione che si può adottare, in quanto la sua struttura complessa non permette un’assunzione per via orale.
Nella famiglia di farmaci dell’eparina sono compresi anche gli eparinoidi e le eparine a basso peso molecolare: tutte queste sostanze hanno la capacità di inattivare, seppure in modalità differenti, la cascata di molecole che hanno un ruolo nel processo di coagulazione del sangue.
I trombi possono causare un’occlusione dei vasi, mentre gli emboli possono provocare danni permanenti o addirittura mortali: è il caso di ictus cerebrale e TIA per il cervello e dell’embolia polmonare per i polmoni. Ecco perché il ricorso all’eparina è importante per trattare le infiammazioni venose superficiali e per prevenire la trombosi venosa profonda e le altre condizioni sistemiche.