Molte volte alla richiesta di un prestito giunta presso una banca o una finanziaria da parte di un anziano, la risposta potrebbe essere un rifiuto.
Una soluzione, tuttavia, che garantisce con maggiore sicurezza di ottenere il finanziamento è la cessione del quinto della pensione per i pensionati INPS fino a 90 anni. Tale espediente, infatti, assicura un rimborso certo del debito al creditore.
Scopriamo quindi in cosa consiste questo prestito e come richiederlo.
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La cessione del quinto della pensione fino ai 90 anni
Per i pensionati INPS e pensionati ex INPDAP la cessione del quinto della pensione può essere estesa anche fino ai 90 anni d’età, considerando, però, tale limite solo come data di scadenza del prestito, non come anno in cui è possibile richiederlo.
L’unica differenza dalla solita cessione del quinto è proprio in questa ampia gamma di età cui è dedicato tale prestito.
Altra caratteristica del servizio è quella di non richiedere la comunicazione anticipata dello scopo a cui sono destinati i soldi, è perciò un ‘prestito non finalizzato’.
Le rate concordate saranno di importo costante che non può superare mai il quinto della pensione netta e senza mai poter scendere, a causa delle trattenute, al di sotto della soglia della pensione minima; queste verranno scalate direttamente dall’importo netto pagato al pensionato.
La durata del prestito varia da un minimo di due anni ad un massimo di dieci anni. Questo significa che il termine utile ultimo per richiedere la sottoscrizione del finanziamento sono gli 88 anni, per un prestito di due anni.
I prerequisiti per ottenere tale servizio sono quelli generali della cessione del quinto.
Tali requisiti sono:
- Documento d’identità in corso di validità;
- Il cedolino della pensione e il documento di cedibilità;
- Il Modello ObisM.
Il documento di cedibilità è da presentare solo nel caso in cui ci si rivolga ad un’agenzia non convenzionata con l’INPS. Tale documento si recupera proprio presso questo ente e serve a testimoniare l’importo massimo delle rate da pagare.
Il modello OBIS M, invece, mostra la situazione reddituale del pensionato ed i suoi dati, come il tipo di pensione ricevuta o il codice assegnato al soggetto. Vengono, poi, elencati i possibili aumenti o tagli che incideranno sulla cifra netta; ma anche il prospetto annuale del reddito che si andrà a percepire ed altre informazioni di questo genere.
A queste caratteristiche generali si potranno aggiungere alcune specifiche clausole a tutela delle singole agenzie.
Quanto viene a costare la cessione del quinto fino ai 90 anni?
Nonostante la finanziaria abbia la certezza di ricevere il rimborso delle rate poiché vengono gestite direttamente dall’INPS, quando il prestito viene rilasciato a persone che abbiano superato gli 80 anni, il rischio di insolvibilità è considerato maggiore.
Per questo motivo, tali operazioni hanno dei tassi d’interesse di costo maggiore ed anche una polizza assicurativa più costosa. Questo perché, l’assicurazione andrebbe a saldare il debito qualora il pensionato non riuscisse a portare a termine il tutto entro la scadenza.
Perché scegliere la cessione del quinto della pensione
Davanti ad un’improvvisa necessità di ottenere del denaro, per un pensionato la cessione del quinto può presentarsi quale l’unica soluzione per ottenere il prestito (se non si conta il prestito vitalizio ipotecario).
La cessione del quinto, inoltre, permette di ricevere il denaro in tempi brevissimi e tramite la presentazione di pochi documenti, senza garanzie aggiuntive vincolanti.
Il rimborso del debito, poi, sarà gestito interamente dall’INPS, lasciando al pensionato la libertà di usufruire dei soldi senza doversi ricordare ogni mese di pagare le rate.