Smettere di fumare: i rimedi più utilizzati

L’abitudine e il vizio del fumo sono diventati sempre più un problema nel corso degli anni e si stima che ogni anno muoiano circa 93.000 persone per malattie attribuibili al tabacco.

Questo problema è sentito in tutto il mondo e ogni paese si è mosso in quasi totale autonomia per cercare di contrastare il fenomeno.

I più estremisti, come l’Australia e la Nuova Zelanda, hanno letteralmente proibito la vendita di sigarette e derivati del tabacco per il fumo, mentre altri si sono limitati a far lievitare il costo delle sigarette in modo da indurre la popolazione a smettere in modo graduale con questo vizio.

La situazione in Italia è simile a quella presente nel resto dell’Unione Europea: per dissuadere la popolazione sono state inserite su tutti i pacchetti di sigarette e i loro derivati moltissime immagini molto crude che raffigurano le conseguenze delle malattie da fumo, ma questo non sembra sia un rimedio vincente.

Molto più funzionale, invece, è il continuo aumento del costo al consumatore delle sigarette: il tabacco in Italia è monopolio di stato e spesso e volentieri si vedono degli aumenti sui costi per riuscire a fare in modo di aumentare l’incasso per il nostro Paese per finanziare altre spese.

L’aumento dei costi porta così molte persone a iniziare a valutare di smettere di fumare e nelle prossime righe abbiamo così deciso di riassumere alcuni dei rimedi più utilizzati e di maggior successo.

Le cliniche e le cure specialistiche

Uno dei metodi più funzionali (e anche più costosi) è quello di affidarsi a dei medici specialisti della cura del vizio del tabagismo. Si tratta di percorsi di lunga durata, fatti di sedute motivazionali e di farmaci e integratori biologici per supportare il corpo nella graduale riduzione dell’assunzione della nicotina, la responsabile dell’assuefazione al fumo.

Sebbene possa funzionare come metodo, è necessaria comunque una forte dose di forza di volontà ed autocontrollo.

I metodi fai da te

Altre persone decidono invece di acquistare e testare personalmente i cerotti appositi disponibili in farmacia per il rilascio graduale di nicotina nella pelle e le caramelle che inducono a non avere la sensazione di aver voglia di fumare.

Queste soluzioni vengono sempre più spesso testate, ma normalmente il loro funzionamento è compromesso dalla scarsa forza di volontà dell’utilizzatore.

La riduzione graduale

Troviamo infine una pratica che sta prendendo sempre più piede: la riduzione graduale del numero di sigarette fumate in un giorno.

Molte persone decidono così di rinunciare all’acquisto dei tradizionali pacchetti di sigarette (che oggi costano più di 5 €) per passare al fumo del tabacco (molto più economico e duraturo) o della sigaretta elettronica.

Queste due alternative alla sigaretta tradizionale permettono così di ridurre il numero di sigarette che si fumano, rendendo meno semplice il gesto di preparazione e fumo attivo.

La sigaretta elettronica si è diffusa molto in Italia negli ultimi anni e, anche se non scientificamente dimostrato per il momento, è sensibilmente meno dannosa della sigaretta tradizionale, grazie all’assenza di sostanze catramose.

È possibile inoltre scegliere quale cartuccia di liquido da vaporizzare acquistare, in modo da passare da un’alta concentrazione di nicotina ad una sempre inferiore, fino a ridurre quasi a zero la propria dipendenza.

A tal proposito ci sentiamo di suggerirvi di visitare il sito web vapr.store, dove potrete trovare un’ampia selezione di liquidi per lo svapo. Nella pagina citata troverete moltissime informazioni relative ai liquidi da vaporizzare all’interno della sigaretta elettronica, con la possibilità di filtrarli per gusto, aroma e quantità di nicotina presente.