Negli anni ’90 abbiamo assistito ad un forte flusso migratorio dall’Albania verso l’Italia. Molti albanesi fuggivano dalla loro terra, dilaniata dalla guerra, dalla miseria e dalla povertà per ricostruirsi una nuova vita nel Belpaese. Oggi le cose si sono drasticamente ribaltate, poiché molti italiani si stanno trasferendo in Albania alla ricerca di un lavoro. Lo dicono i numeri: secondo i dati ufficiali del governo albanese, sono circa 19 milioni gli italiani che vivono in Albania con un permesso di lavoro o di studio. C’è chi lavora nei ristoranti, nei call center o chi si è messo in proprio aprendo un’attività. Secondo i dati forniti dalla Camera di Commercio Italiana in Albania le imprese italiane in terra albanese sono circa 500-600.
Da cosa dipende quest’emigrazione dell’Italia verso l’Albania? I motivi sono tanti. L’Albania, dopo essersi leccate le ferite per la guerra, si sta finalmente riprendendo ed oggi è un paese con un grande entusiasmo. Il Fondo Monetario Internazionale ha addirittura previsto una crescita del Pil albanese del 2%, a testimoniare il clima di grande fermento, dinamismo e crescita economica di un paese che sta ritornando all’antico splendore. In Italia la burocrazia è un dedalo di carte, cartacce e documenti che scoraggia molti imprenditori. In Albania invece la burocrazia è estremamente snella, e potenzialmente si può aprire un’attività in un solo giorno.
Altro aspetto da non sottovalutare è il basso carico fiscale che devono sostenere le imprese in Albania. Se in Italia il carico fiscale per un’azienda arriva al 64%, in Albania arriva a mala pena al 10%. A fare da traino a questa migrazione sono proprio i cosiddetti “emigranti di ritorno”, cioè quegli albanesi che dopo aver vissuto in Italia per molti anni hanno deciso di fare ritorno in patria. Questa situazione fotografa perfettamente lo stato di degrado dell’economia e del mercato del lavoro italiano, mettendo invece in evidenza la crescita esponenziale dell’Albania.
Chi sono gli italiani che si trasferiscono in Albania? Si tratta di uomini con un’età compresa tra i 25 ed i 50 anni, prevalentemente del Nord. Tra questi ci sono anche professionisti affermati come medici, avvocati ed architetti, ma anche ragazzi che lavorano nei call center o nei ristoranti. Magari la paga non sarà altissima, ma bisogna considerare che il costo della vita in Albania è molto più basso rispetto all’Italia. Inoltre diverse aziende italiane hanno deciso di delocalizzare qui il lavoro, trasferendo impiegati, uffici e mezzi di produzione. La situazione in Albania forse non sarà idilliaca, ma sicuramente si respira un’aria più dinamica ed attiva lavorativamente parlando rispetto all’Italia.
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