Abbiamo spesso la sensazione che il nostro stomaco vada in fiamme? Niente paura, il bruciore allo stomaco o pirosi gastrica è un disturbo frequente e gestibile, anche se faremmo volentieri a meno di conviverci. Se abbiamo consumato un pasto particolarmente pesante o cibi ad azione irritante sulla mucosa gastrica, questo disturbo potrebbe intensificarsi. Niente paura, poiché i rimedi per il bruciore allo stomaco possono essere seguiti con facilità.
Quali condizioni possono favorire la comparsa del bruciore allo stomaco?
la pirosi allo stomaco è caratterizzata da una sensazione di dolore urente (bruciore) più o meno acuto localizzato nell’alto addome o epigastrio e dietro allo sterno. Talvolta, il bruciore può arrivare a diffondersi all’esofago. Questa condizione compare spesso con il reflusso gastroesofageo.
Se abbiamo sgarrato un po’ con l’alimentazione o abbiamo consumato un pasto particolarmente ricco, soprattutto in occasione di un evento particolare, non è raro avvertire una spiacevole sensazione di bruciore alla bocca dello stomaco. Se questa situazione si manifesta con frequenza, potrebbe dissuaderci dall’andare a cena fuori spesso o dal consumare i nostri alimenti preferiti. Non deprimiamoci: è possibile tenere a bada il disturbo con accortezze pratiche e alla portata di tutti. ma vediamo di capire meglio la situazione.
Oltre al reflusso gastrico, come abbiamo accennato, ulteriori cause di bruciore allo stomaco possono essere cattiva digestione, ernia di tipo iatale, oppure ulcera. Non solo. Condizioni naturali e fisiologiche come la gestazione possono provocare bruciore allo stomaco, soprattutto nell’ultimo trimestre: per quale ragione? A causa non solo dei cambiamenti ormonali, ma soprattutto per via dell’aumento del volume uterino, che nel terzo trimestre giunge al culmine. In particolare, ecco cosa succede:
- Lo svuotamento dello stomaco risente ancora del ruolo dell’ormoneprogesterone, ossia l’ormone che promuove un corretto progredire della gestazione.
- La digestione è più lentae il cardias, ossia la valvola che mette in comunicazione stomaco ed esofago, può perdere la sua funzione di continenza. Ciò può far sì che gli acidi gastrici risalgano dallo stomaco fino all’esofago. Questa evenienza provoca una spiacevole sensazione di pirosi dietro lo sterno.
- Il volume dell’utero continua l’accrescimento, fino ad arrivare al costato. Questa condizione determina una compressione o “schiacciamento” dello stomaco, provocando la caratteristica sensazione di pesantezza o senso di pienezza.
Inoltre, di frequente, il bruciore allo stomaco è associato ad altri fastidi:
- Difficoltà o dolore quando si deglutisce;
- Possibile erosione dei denti;
- Senso di nausea;
- Respiro sibilante;
- Tosse secca e persistente;
- Possibile insorgenza del v
Bruciore allo stomaco: comportamenti alimentari corretti
Se siamo afflitti dalla pirosi gastrica, tra i suggerimenti di salute le scelte nutrizionali rivestono un ruolo importante non solo nel trattamento, ma anche nella prevenzione del disturbo. Inoltre, una corretta alimentazione è fondamentale per l’equilibrio generale del nostro organismo, anche in condizioni di salute.
ABITUDINI CORRETTE PER ATTENUARE IL bruciore allo stomaco
- Evitare le fritture, preferire metodi di cottura leggeri. Preparazioni come lessatura, cottura alla piastra, al vapore o al forno contribuiranno a rendere i cibi più tollerabili dallo stomaco.
- Consumare pasti moderati. Rinunciamo a porzioni abbondanti, soprattutto a cena. Infatti, la pirosi gastrica riconducibile a una lenta digestione potrebbe abbassare la qualità del sonno notturno.
- Non andare a dormire subito dopo aver consumato un pasto. Infatti, la posizione orizzontale favorisce la risalita e la stagnazione dei succhi gastrici nell’esofago.
- Suddividere l’introito calorico in cinque pasti moderati nell’arco della giornata: prima colazione, un leggero pranzo e una cena cena moderata con due merende, una in mattinata e una durante il pomeriggio, per non arrivare a cena affamati. Infatti, consumare uno spuntino leggero ci consentirà di stare troppo tempo a stomaco vuoto: possiamo scegliere frutta di stagione (evitando gli agrumi), yogurt bianco o frutta secca. Anche carota e finocchio sono ottimi spuntini.
- Mangiare con lentezza e ricordarsi di masticare accuratamente. Infatti, è bene ricordare che il processo digestivo inizia nella bocca, grazie agli enzimi digestivi salivari.
- Non bere liquidi a temperature troppo calde, per non aggravare la situazione della mucosa gastrica. Prediligiamo acqua naturale o anche camomilla poco dolcificata (con moderazione) a temperatura normale.
- Evitare condimenti acidi: meglio rinunciare ad aceto, salse piccanti, in favore di olio extra- vergine di oliva, olio di semi oppure olio di lino a crudo sulle pietanze.
CIBI AMICI IN CASO DI BRUCIORE ALLO STOMACO
Se abbiamo le fiamme nello stomaco, tra gli alimenti consigliati possiamo scegliere:
- Verdure come carote, zucchine, fagiolini, patate, finocchio, carciofo.
- Carne bianca cotta alla griglia o al cartoccio e condita con olio extra vergine di oliva.
- Pesce leggero (qualche esempio: merluzzo, sogliola, platessa, nasello) cotto al forno, alla griglia, al vapore e condito con olio extra vergine di oliva a crudo.
- Cereali integrali (pasta, pane, riso, carboidrati complessi).
- Frutta, tra cui banane, mele, pere.
- Legumi, ricchi di proteine vegetali e fibre.
- Tisane da consumare con moderazione, contenenti malva e finocchio che possono aiutare a lenire acidità, bruciore, cattiva digestione.
- Camomilla, con effetto leggermente calmante.
CIBI E BEVANDE DA EVITARE SE LAMENTIAMO BRUCIORE ALLO STOMACO
ecco quali cibi sospendere temporaneamente o limitare:
- Alimenti speziati e spezie piccanti, soprattutto se assunte in porzioni eccessive, perché potrebbero concorrere ad acuire l’infiammazione a livello della mucosa gastrica locale
- Minestre già pronte, dadi o granulati per brodo, (favoriscono la produzione dei succhi gastrici).
- Formaggi grassi, fermentati, salati o piccanti.
- Insaccati salati.
- Cacao, caffè, cioccolato, tè, perché a effetto irritante della mucosa dello stomaco.
- Cibi fritti.Ciò perché durante la cottura a fritto si sprigiona l’acroleina, cioè una sostanza irritativa per la mucosa locale gastrica.