Con quali componenti industriali saranno costruiti i macchinari di domani?

I crescenti fenomeni di digitalizzazione dell’industria e di ricorso all’automazione sono il trend che permette di prevedere quale sarà il funzionamento delle fabbriche del futuro. Ma quali componenti industriali verranno utilizzati per la costruzione dei macchinari di domani? Come l’automazione e la robotica modificheranno le forniture industriali?

Il boom della robotica industriale

Nel 2018 le vendite di robot per applicazione industriale sono arrivate a circa 400.000 unità in tutto il mondo, segno del fatto che l’automazione e la crescita dei processi di digitalizzazione sta interessando il mondo produttivo a livello mondiale. Si tratta di dati quasi raddoppiati rispetto ai livelli di qualche anno precedente e in linea con le previsioni formulate già nel 2014 dalla International Federation of Robotics (IFR), tra i massimi organismi mondiali nel campo della valutazione dell’impatto della robotica all’interno dei processi produttivi.

Il settore più interessato da questo processo è senz’altro quello automobilistico, ma anche i comparti elettronici ed elettrotecnici utilizzano a pieno ritmo le nuove tecnologie robotiche, assommando una quota del mercato attuale pari al 64%.

La rivoluzione del cloud e dei software industriali

L’altro processo che si inserisce nel campo dell’automazione industriale è la crescente importanza del cloud computing, ossia l’utilizzo di software innovativi che permettono di accedere ai dati e alle applicazioni presenti in remoto e di regolare così azioni, comandi e istruzioni che normalmente avrebbero richiesto un intervento sul campo.

Anche sotto questo profilo, l’installazione di nuove funzionalità legate al cloud utilizzato in ambito produttivo, richiede l’utilizzo di componenti industriali con le quali costruire gli hardware che sono alla base delle risorse informatiche in concreto impiegate.

I robot collaborativi

Tra i macchinari del domani (e che, in realtà, sono già in uso oggi), i robot collaborativi (o anche detti cobot) sono quelli che presentano le maggiori possibilità di applicazione, grazie all’abilità di poter collaborare con l’attività umana all’interno del settore lavorativo di riferimento.

Tra le caratteristiche che ne hanno decretato il successo e che spiegano perché le previsioni sul futuro li vedano al centro di una vera e propria nuova rivoluzione industriale, ci sono la capacità di muoversi autonomamente e le crescenti possibilità di interazione con gli esseri umani: ciò soprattutto grazie alla presenza di sensori di prossimità e telecamere, nonché di software e prestazioni in grado di apprendere sul campo i processi produttivi.

Quale ruolo per le componenti industriali nei macchinari del futuro?

Alla base delle diverse funzionalità e caratteristiche dei macchinari robotici e digitali in uso e che verranno destinati alla produzione nelle fabbriche di domani ci sono senz’altro forniture industriali che ne formano le strutture meccaniche.

A parte casi di applicazioni gravose come quelle demandate ad esempio ai carriponti, le catene cinematiche alla base dei bracci, costituite dai corpi rigidi e dalle giunture meccaniche, sono responsabili della mobilità e della possibilità dei processi automatizzati di riuscire ad assorbire parte delle incombenze finora lasciate agli operai in carne ed ossa.

Allo stesso tempo, le pinze e i terminali che permettono interazioni quali la funzione effettuata e l’utilizzo di strumenti, sono responsabili della concreta utilità del robot all’interno di una catena industriale. Lo stesso può dirsi per la realizzazione delle infrastrutture hardware che sono alla base delle funzionalità del cloud compouting.

Ne possiamo derivare che le componenti industriali che finora hanno ricevuto applicazioni classiche, continueranno a rivestire un’importanza centrale anche nell’ottica della robotica più avanzata, costituendo le basi su cui costruire e sviluppare le tecnologie che rivoluzioneranno l’industria del futuro.

Se è vero che il futuro dell’industria è proiettato verso l’automazione e la componente software, è altrettanto assiomatico che qualsiasi robot o macchinario non potrà funzionare senza quei componenti che, invece, esistono da secoli e rimarranno invariati ancora per altrettanti anni, quali ad esempio i cuscinetti, cinghie, catene, pulegge e molti altri che è possibile visionare sul sito www.dubbini.it.