La ristrutturazione di un negozio non è assolutamente paragonabile alla ristrutturazione della propria casa e quando è gestita dal punto di vista di uno studio di architettura offre sicuramente molti più vantaggi. Infatti, per ristrutturare un negozio commerciale è necessario procedere allo studio di vari dettagli, come l’esperienza del cliente all’interno di questo una volta ristrutturato, rispettare le esigenze dello staff e creare al meglio gli spazi per l’esposizione dei prodotti.
Inoltre, per ristrutturare al meglio un negozio è necessario anche seguire alcune specifiche pratiche burocratiche che servono per ottenere le agevolazioni e per avere i permessi necessari alle modifiche interne o esterne del negozio. Per svolgere in modo migliore la ristrutturazione dei negozi è sempre meglio affidarsi a un architetto che possa seguire i progetti oltre che le pratiche burocratiche.
Spese per ristrutturazione negozio in affitto
Le spese per ristrutturare un negozio in affitto variano a seconda degli interventi che si devono effettuare e in base alla formula e alla società a cui ci si affida per effettuare i lavori. Ad esempio, si ha la possibilità di chiedere la ristrutturazione chiavi in mano, una formula che di solito permette di risparmiare e ottenere un lavoro e progetto ben strutturato dall’inizio alla fine.
A chi spettano però le spese di ristrutturazione di un negozio in affitto? Le spese di ristrutturazione strutturale, come mettere gli impianti a norma, aggiustare l’impianto elettrico oppure la caldaia o altri lavori che possano rendere la struttura usufruibile, dovrebbero essere svolte dal proprietario dello stabile. Invece nel momento in cui si vogliono fare delle modifiche per rendere il locale più accogliente per i propri clienti, e per tutti i lavori di abbellimento sarà l’affittuario a dover ristrutturare il negozio e corrispondere tutte le spese.
Iva al 10% per ristrutturazioni locali commerciali
Al momento, non è possibile usufruire dell’IVA al 10% per la ristrutturazione dei locali commerciali. Infatti, la legge che permette si avere lo sconto dell’IVA e pagarla così al 10% è prevista solo per gli interventi di manutenzione straordinaria e ordinaria che vengono effettuati sugli immobili denominati come abitazione residenziale. Quindi l’applicazione dell’IVA agevolata non è possibile per gli interventi di recupero edile per coloro che vogliono restaurare e conservare la struttura abitativa intatta. Per i locali commerciali dunque l’IVA rimane al 22%, a meno che non ci sia la possibilità di una nuova legge di bilancio per il 2019. Ma al momento non sussistono notizie in merito, quindi l’IVA per tutti i lavori commissionati entro la fine di dicembre vedranno l’IVA al 22%.
Agevolazioni per negozi
Al momento anche se non si può accedere all’IVA agevolata sino al 31 dicembre del 2018 è possibile usufruire comunque di alcune agevolazioni per i negozi. La prima è la detrazione al 50% delle spese sostenute sino a un massimo di 48 mila euro. In questo caso, si ha la possibilità di ottenere il rimborso in 10 quote che vengono fornite di anno in anno nel momento in cui si fa la dichiarazione dei redditi e si devono pagare le tasse o si deve richiedere un rimborso Irpef.
Nel caso in cui si ristrutturi un negozio situato in zone sismiche con una pericolosità considerata molto alta, si ha la possibilità di ottenere un bonus pari al 50% delle spese sostenute per riuscire a migliorare le condizioni antisismiche del locale.
Un’altra agevolazione che è possibile utilizzare è quella per migliorare l’efficienza energetica. Quindi nel caso si impieghino nuovi sistemi di riscaldamento a basso consumo, oppure qualora si scelga di mettere i pannelli solari è possibile scegliere di accedere al cosiddetto ecobonus. L’ecobonus è pari al 65% delle spese effettuate per la riqualificazione energetica del proprio negozio.
Fonte: http://arkproject.it/