Dagli aspetti burocratici a quelli tecnici
Che si tratti di installare ex novo i serramenti di casa propria, piuttosto che di cambiare i vecchi infissi con altri di nuova generazione in vista di un efficientamento energetico dell’appartamento che possa tradursi anche in un risparmio in bolletta, la spesa da sostenere per acquisto e montaggio di porte e finestre non è affatto irrisoria: ecco perché ci siamo interrogati su come sia possibile, almeno in parte, risparmiare sui costi dei serramenti.
Lo abbiamo chiesto ai responsabili di Infissi Lombardia, una delle aziende di serramenti pvc Milano fra le più conosciute: ci hanno risposte, come approfondiremo meglio in seguito, che i serramenti in pvc rappresentano sicuramente l’opzione più economica, mentre la più dispendiosa risultano gli infissi in alluminio a taglio termico con vetrocamera doppia.
Questo significa che, per contenere i costi, bisogna necessariamente rinunciare a legno o alluminio?
Certo che no: si può risparmiare non solo in virtù del materiale scelto, ma anche sfruttando le agevolazioni fiscali previste dal Governo, qualora si tratti di prodotti che contribuiscono al risparmio energetico di cui sopra: ancora una volta gli esperti ci hanno suggerito il da farsi, dal momento che un professionista è tale non se si limita al montaggio di un infisso, ma se è in grado di diventare un vero e proprio consulente sia nella fase della scelta del prodotto più adatto, della fabbrica o azienda di produzione più nota in quanto a sicurezza e affidabilità, ma anche nello step che prevede l’adempimento di tutti gli aspetti burocratici.
E dunque, la prassi spiegataci prevede di trasmettere all’Agenzia delle Entrate, ente deputato:
- fatture evase
- bonifici a copertura delle fatture suddette
- dichiarazione di prestazione rilasciata dall’impresa produttrice dei serramenti
- comunicazione ENEA, compilata inserendo semplicemente la data di fine lavori, i valori di trasmittanza dei serramenti nuovi e i valori di quelli vecchi (presunti, qualora non noti).
Ma non ci accontentiamo di questi suggerimenti: vogliamo farvi anche dei nomi (!), partendo proprio dai più “economici” serramenti in pvc, che garantiscono non solo spese più contenute rispetto alle altre tipologie, ma anche un buon livello di isolamento termico (grazie a valori di trasmittanza compresi tra 1,2 e 1,5), assenza di manutenzione, e grande personalizzazione.
Passando ai serramenti in alluminio (che, presentando naturalmente un’alta conducibilità termica, richiedono un buon taglio termico all’interno del profilo per risultare performanti dal punto di vista energetico), che si caratterizzano comunque per la quasi totale assenza di manutenzione e la riciclabilità del materiale, vogliamo soffermarci sulle scelte composite.