Siamo entrati ormai da un po’ di tempo nel periodo della sostenibilità aziendale.
Tra continui rimproveri, suggerimenti per accorgimenti, campagne di difesa ambientale, le aziende stanno sempre più seguendo la strada del fotovoltaico.
Non si tratta solo di una tecnologia che risulta conveniente dal punto di vista ambientale, ma gioca un importante vantaggio per le aziende anche sul piano economico e delle entrate.
Ci sono diverse tipologie di impianti fotovoltaici, per materiali, grandezza, potenza e scegliere quello migliore per le esigenze di una specifica azienda non è sempre facile.
Occorre però prima capire di che tecnologia stiamo effettivamente parlando.
Guida al funzionamento di un impianto fotovoltaico aziendale e sostenibile
Il fotovoltaico è basato sul seguente principio: l’energia che giunge sotto forma di raggi solari viene riconvertita dal sistema in questione in energia elettrica. Quest’ultima può essere quindi prodotta in modo autonomo, senza emissioni di CO2 nell’aria (qui una ricerca dei Paesi che ne hanno emessa di più), e senza quindi dover ricorrere all’utilizzo di fonti energetiche più dannose come petrolio o gas.
Si parte da una semplice cella, di solito costituita dal silicio, che le conferisce quel tipico colore nero-blu; unendo più celle si ottengono i pannelli, che a loro volta raggruppati danno vita alle stringhe. Più stringhe insieme costituiscono l’impianto vero e proprio.
A questo punto si potrebbe pensare che senza l’energia solare tutto rimarrebbe immobile.
Niente di più sbagliato. In commercio esistono sistemi fotovoltaici, costituiti da diversi materiali, capaci o di rimanere comunque connessi alla più classica energia elettrica, oppure abili nell’immagazzinare quanta più energia solare quando presente per poterla successivamente riutilizzare nei momenti di assenza.
Perché scegliere di investire nel fotovoltaico aziendale
Scegliere il fotovoltaico per le aziende è una scelta vincente quindi per due punti: sostenibilità ed economia. Nell’ultimo periodo le aziende tendono a sposare sempre di più le linee green, nell’ottica della responsabilità etica sociale. Sono elementi a cui l’opinione pubblica inizia a dare sempre più importanza e sapersi collocare tra le aziende di minor impatto sull’ambiente, contribuisce ad aumentare notevolmente la reputazione aziendale.
Tuttavia ci sono delle considerazioni importanti da fare, così come ci viene evidenziato dal team di Elettronica Italia, società leader nel fotovoltaico aziendale in Puglia.
Impianto fotovoltaico, non sono tutti uguali: come saper scegliere quello più adatto
Prima di scegliere di impiantare un sistema fotovoltaico, l’azienda in questione deve porsi davanti a molteplici considerazioni; se si vuole sfruttare al meglio la tecnologia, che per giunta ha un proprio costo di investimento iniziale, bisogna sapere scegliere la formula più adatta.
Ogni azienda necessita ad esempio di una certa potenza elettrica, per gestire dai macchinari alla corrente dell’intera struttura; in base al parametro di energia richiesta, bisognerebbe scegliere in modo proporzionato la potenza del fotovoltaico.
Al contrario, se si sceglie un impianto rinnovabile più potente di quel che serve, si creerebbe uno spreco inverso.
Altro parametro da tenere in considerazione è il periodo della giornata in cui opera di più l’azienda; aziende che lavorano soprattutto durante le ore diurne possono scegliere tranquillamente impianti stand alone, mentre quelle che sono aperte nelle ore notturne necessitano di impianti capaci di accumulare l’energia solare del giorno, per poi sprigionarla durante la notte, quando più serve.
Ancora, aziende situate in zone con molta pioggia o vento, dovrebbero puntare a impianti molto solidi o forse considerare anche l’opzione per cui non convenga così tanto; in questo caso meglio affidarsi a fonti rinnovabili differenti, come quelle idriche o eoliche.
Impianto fotovoltaico, quello che non ti dicono: costi, investimenti, incentivi, rientri economici
Considerando che l’impianto ha un costo effettivo, occorre anche capire quanto davvero possa convenire alle aziende in termini di ritorno economico dell’investimento fatto.
Proprio nell’ottica della sostenibilità di cui si è parlato, forse non tutti sanno che il governo italiano sta mettendo a disposizione tutta una serie di bonus per quelle aziende che vorrebbero convertirsi al fotovoltaico e al mondo delle energie rinnovabili; a logica i maggiori bonus sono per il sud Italia, la parte di terra del sole, del vento e dell’acqua.
Non tutte le aziende necessitano per forza di super impianti, anzi, molte tra le piccole e medie imprese possono trovare soddisfazioni in piccoli impianti, dal costo più contenuto.
Le statistiche affermano che, tenuto conto del tempo di vita di un impianto fotovoltaico intono ai 20 anni, la possibilità di sfruttarlo a pieno per le imprese si aggira intorno ai 15-16 anni; questo perché l’investimento inizialmente effettuato tende a rientrare in un giro massimo di 4-5 anni.