La Puglia è una regione unica al mondo. Oltre alle straordinarie bellezze paesaggistiche e naturalistiche, quando pensiamo a questa splendida terra è impossibile non sognare di gustare i deliziosi prodotti tipici pugliesi, genuine prelibatezze fra cui spiccano i famosi tarallini.
Cosa sono i tarallini pugliesi?
Per chi cerca prodotti tipici pugliesi online è impossibile resistere ai famosi tarallini, prodotti da forno inclusi dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali nella lista del P.A.T (prodotti agrolimentari tradizionali italiani)
Le caratteristiche e le forme di questi prodotti tipici pugliesi variano a seconda della zona di produzione. Basti pensare che all’interno della stessa regione sono presenti diverse varianti di tarallini pugliesi: tra i taralli più richiesti ci sono quelli al capocollo, ai semi di finocchio, con lo zucchero, neri con il vincotto e al cioccolato.
A prescindere dalle singole ricette, in linea generale, possiamo dire che i tarallini sono anelli di pasta non lievitata cotti in forno e il loro impasto di base è formato da olio, sale, farina, acqua o vino. Prima di essere infornati ad una temperatura superiore ai 200 gradi, i taralli vengono bolliti.
Origini e storia dei tarallini
Nonostante siano parte integrante della cucina popolare pugliese e, come abbiamo avuto modo di vedere, ogni zona presenti differenti varianti nella preparazione e nella ricetta, non vi sono molte certezze riguardo la loro diffusione.
Secondo alcuni storici, la loro diffusione in Puglia sarebbe avvenuta intorno al 1700, nel corso di un periodo di carestia. Stando alla loro tesi, la mancanza di cibo e risorse finì per aguzzare l’ingegno dei fornai, che pensarono di lavorare gli avanzi dell’impasto del pane.
All’epoca per esaltarne il gusto veniva aggiunto sale, olio e un po’ di vino. L’antica tradizione prevedeva l’impiego del Primitivo di Manduria, fra i vini tipici di queste terre che con il passare degli anni è stata rimpiazzato con il vino bianco secco, che dona ai tarallini un sapore molto più delicato.
Riguardo le origini del termine taralli, invece, secondo alcuni studiosi deriverebbe dal “torrère”, che in lingua latina assume il significato di abbrustolire. C’è chi pensa invece che l’origine del termine sia legato a “toral”, essicatoio in francese. Infine troviamo un’ultima tesi, quella maggiormente accreditata, che fa risalire l’origine della parola all’etimo greco “daratos”, termine con il quale veniva indicato un particolare tipo di pane.
Come mangiare i tarallini?
Nonostante la loro composizione semplice e genuina fortemente caratterizzata dalla presenza di ingredienti legati alla tradizione contadina, i taralli pugliesi sono alimenti tutt’altro che dietetici.
In realtà non potrebbe essere altrimenti visto che, trattandosi di farinacei prodotti con la farina bianca, presentano un indice glicemico piuttosto elevato.
Data la loro bontà, però, rinunciarvi sarebbe un vero e proprio delitto oltre che una missione quasi impossibile, dato che ormai i taralli pugliesi sono divenuti i re incontrastati di happy hour e apertivi per il loro integrarsi alla perfezione con salsine e formaggi spalmabili e vini rossi e lo spuntino ideale per spezzare la fame nel corso della giornata.
Tarallini pugliesi online – Dove comprarli sul web
Grazie a internet anche se non viviamo in Puglia oggi abbiamo la possibilità di acquistare questi deliziosi prodotti tipici pugliesi senza uscire di casa. Uno dei portali più affidabili è senza dubbio www.antoniofiore.net, ecommerce di un famoso e storico rivenditore con sede ad Andria, i cui taralli sono diffusi ed apprezzati su tutto il territorio nazionale.